AGCI presente al convegno “La Filiera delle Donne dell’Agroalimentare” con la cooperativa “LocalCarbon”

Nel suggestivo Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio di Firenze, si è tenuto ieri, Martedì 4 Marzo, il convegno "La Filiera delle Donne dell’Agroalimentare" organizzato da UILA-UIL in occasione della Settimana Internazionale della Donna, con l’obiettivo di unire tutte le voci della rappresentanza della filiera agroalimentare sui temi legati alla parità di genere.

 Alla presenza di una vasta platea, ha aperto i lavori l’Assessora Comunale alle Pari Opportunità, Benedetta Albanese, seguita dalla Segretaria Nazionale UILA-UIL, Alice Mocci e con le conclusioni della Segretaria Generale Uila-Uil, Enrica Mammucari.

Diversi sono stati gli argomenti trattati nel dibattito, tutti attuali e con una visione strategica sul futuro. Si è parlato di lavoro, di conciliazione famiglia - lavoro, di discriminazione di genere, di gender gap, di violenza contro le donne, ma anche del contributo rilevante che le donne offrono in ambito socio economico del Paese.

Molte le voci femminili, autorevoli e competenti, di imprese e associazioni presenti al convegno: Unionfood, Federpesca, Legacoop, CIA, Confaglicoltura, Unaitalia, Coldiretti, Confartigianato, CNA, ANBI, Confcooperative, Flai CGIL, Fai CISL, ASPIC e UIL.

A rappresentare AGCI, Silvia Sandri, presidente della cooperativa umbra “Local Carbon Italia”, che con passione e tenacia, ha illustrato il suo lungo percorso da imprenditrice contraddistinto dall’impegno per la sostenibilità ambientale e dall’amore per la natura. Ha, inoltre, ricordato il suo sostegno e la sua vicinanza al mondo femminile avendo creato l’Associazione Terni Donne.

Presente all’evento anche il responsabile del settore Agro Alimentare, Alessio Ciaccasassi che ha così commentato: “Oggi ho avuto il piacere di partecipare a questo interessante evento in cui si sono alternati interventi di altissimo profilo di donne brillanti, competenti e appassionate. Il dibattito ha messo in luce le sfide e le opportunità che le donne affrontano in un settore tradizionalmente dominato da una forte componente maschile. Sono emerse storie di resilienza, passione e determinazione, ma anche la necessità di supportare e promuovere un cambiamento culturale che consenta a tutte le professionalità femminili di esprimere al meglio il proprio potenziale”.