AGCI UMBRIA

  

Mercoledì, 21 Settembre, 2022

Alleanza delle Cooperative Italiane della Regione Umbria incontra i candidati alle prossime elezioni

Un dibattito ricco di spunti e riflessioni è stato quello che i Presidenti di Alleanza delle Cooperative Umbria hanno rivolto ai candidati delle elezioni politiche del 25 Settembre, illustrando proposte concrete a favore di imprese e cooperative, considerando che la Regione Umbria rappresenta ben 700 cooperative attive in cui lavorano circa 20 mila persone e che contribuiscono quindi, al sostegno e allo sviluppo del tessuto socioeconomico del Paese.

Caro energia, disuguaglianza e inclusione sociale, povertà, debito pubblico da abbattere, bassa produttività, bassi salari, burocrazia che impedisce e blocca la crescita di un’impresa.

Questi e altri sono stati i problemi discussi nella sede di Legacoop Umbria in cui hanno presenziato per il Pd: Francesco De Rebotti e Manuela Pasquino; per Sinistra Italiana-Europa Verde: Elisabetta Piccolotti; per la coalizione di centro destra: Luca Briziarelli (Lega), Raffaele Nevi (Forza Italia), Franco Zaffini e Margherita Scoccia (Fratelli d’Italia).

Per il terzo polo: Carla Casciari e Donatella Porzi (Azione), per il Movimento 5 Stelle è stato inviato un messaggio di saluto da Emma Povanelli.

Presenti anche il capo delegazione del Pd al Parlamento europeo: Brando Benifei, l’Eurodeputata Pd Camilla Laureti ed Andrea Fora.

Ha aperto i lavori Dino Ricci, Presidente di Legacoop Umbria e poi si è succeduto Carlo Di Somma, Presidente di Confcooperative Umbria.

“Non è facile andare avanti in questo periodo per le nostre imprese e cooperative – afferma il Presidente di AGCI Umbria, Gabriele Nardini, asserendo che: il caro energia, la pandemia che sta facendo ancora sentire i propri effetti negativi sul mercato sono le cause principali che creano sofferenza alle cooperative che, tra le tante attività, erogano servizi pubblici su contratto come terzo settore”.

“Il mio auspicio – ha continuato Nardini – è che la politica si debba concentrare su questo, perché la cooperazione non è una modalità di impresa che produce profitti, non ha fini di lucro. Tra le peculiarità delle cooperative vi è, appunto, quella di nascere e crescere per valorizzare il territorio, per sostenere l’intera comunità. Esse rappresentano l’esempio concreto di resilienza perché, nonostante tutto, molte di loro hanno dimostrato un’indiscussa capacità di adattamento, tutelando posti di lavoro in diversi campi e settori. La cooperazione è un bene prezioso per la nostra società che i politici, di qualsiasi partito appartengano, devono sostenere e salvaguardare”.