Giovedì, 15 Dicembre, 2022
Intervista a impresa e territorio – Progetto Europeo Erasmus + OBCD Open Business
Perché pensate che il progetto OBCD sia importante?
In qualità di Ente di Formazione, riteniamo che sia molto importante sviluppare nuove figure e nuovi profili professionali, che abbiano il carattere dell’innovatività e che possano favorire l’introduzione del concetto dell’Open Business all’interno dell’Economia Sociale.
L’Open Business è un modello aperto e trasparente, permeabile all’apporto di numerosi soggetti che possono introdurre innovazioni e varianti man mano che si sviluppa e si realizza l’idea di partenza. L’ambito preferenziale di attuazione di questo modello economico e imprenditoriale è, secondo noi, proprio l’Economia Sociale, che di per sé antepone il valore della persona e della relazione al profitto ed alla competizione.
Perché avete voluto partecipare al progetto?
Abbiamo voluto partecipare perché come Ente di Formazione siamo costantemente impegnati nel promuovere l’acquisizione e il miglioramento delle competenze da parte dei lavoratori delle imprese, con particolare riferimento al mondo della Cooperazione Sociale, che è il nostro ambito operativo di elezione.
Siamo lieti di poter contribuire alla costruzione dei due profili professionali previsti dal progetto OBCD, nella speranza che possano portare ad un cambiamento significativo del paradigma economico attualmente imperante, ancora troppo poco inclusivo, troppo basato sulla competizione e troppo incentrato su un profitto molto accentrato e poco condiviso.
Perché pensate che questo progetto sia importante per contribuire a un cambiamento nella nostra società?
Siamo convinti che il progetto contribuirà in maniera rilevante a modificare la nostra società, che dovrà necessariamente essere sempre più basata sull’Economia Sociale e sull’Open Business.
I profili professionali innovativi, che costituiranno l’output principale del progetto OBCD, contribuiranno in maniera determinante al cambiamento che è ormai in atto per una società più inclusiva, più cooperativa, più sostenibile e, in definitiva, più capace di valorizzare le eccellenze e di sostenere le fragilità.